Cento anni fa, il 15 giugno del 1920 (mille novecento venti), è nato a Trastevere, nel cuore di Roma, uno dei personaggi più amati dal popolo italiano: Alberto Sordi. In Via San Cosimato n°7, la strada in cui viveva la sua famiglia, è possibile trovare una targa in onore di questo “romano de Roma” che però è stato così importante per tutti gli italiani.
“Albertone” ha avuto una carriera lunghissima e piena di successi. Le collaborazioni artistiche con tutti i più grandi maestri del cinema italiano sono state tantissime e il suo talento come attore era eccezionale. Sordi ha interpretato circa 150 (centocinquanta) film. Nella sua vita artistica è stato anche un regista e ha diretto 18 (diciotto) pellicole.
La sua straordinaria avventura inizia nel 1937 (mille novecento trentasette) a soli 17 anni quando Alberto ha iniziato a doppiare il grandissimo Oliver Hardy, dopo la vittoria di un concorso della Metro-Goldwyn-Mayer. Nel 1950 (mille novecento cinquanta) Sordi ha doppiato Hardy anche in un teatro di Roma mentre recitava dal vivo. Il lavoro di doppiatore del grande “Ollio” è durato fino al 1956 (mille novecento cinquantasei).
I primi successi del Cinema sono arrivati negli anni ’50 (cinquanta). Nel 1953 (mille novecento cinquantatré) Federico Fellini, uno dei mostri sacri del cinema italiano e internazionale, ha chiamato Alberto per lavorare nel suo primo film “Lo Sceicco Bianco”.
Fellini ha voluto Alberto anche nel suo secondo film, “I Vitelloni”. Questa volta il successo è stato eccezionale. La scena del gesto dell’ombrello (nella fotografia) è ancora oggi un classico della storia del cinema e della cultura italiana.
Negli anni successivi la carriera di Sordi decolla e la sua popolarità diventa sempre più grande in tutto il paese. Arrivano le proposte dai grandi registi che lo vogliono nei loro film e sono moltissimi i successi in cui recita, come “Un americano a Roma”, “La grande Guerra”,
“Il Vigile”, “I Mostri”, “Il medico della mutua”, “Un Borghese piccolo piccolo”, “Polvere di stelle”, “Il Marchese del Grillo”, e altri importanti capolavori di un elenco lunghissimo.
Il grande Alberto ha attraversato i decenni a fianco dei più grandi registi e attori italiani come Federico Fellini, Vittorio De Sica, Dino Risi, Nanny Loy, Mario Monicelli, Edoardo De Filippo, Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi, solo per fare qualche esempio.
La sua carriera ha attraversato anni di grandi cambiamenti per l’Italia e Alberto Sordi, forse, è stato l’attore più bravo a interpretare la complessità dell’ “italiano medio” con tutte le sue contraddizioni. Sordi ha sempre messo nei suoi personaggi le qualità e i difetti del nostro popolo, senza paura e con grande ironia. Tutti gli italiani ricordano perfettamente le frasi più famose dei suoi film in quel suo tipico accento romanesco :
La popolarità di Albertone è grandissima in Italia e nel giorno del suo ottantesimo compleanno, , il 15 giugno 2000 (duemila), Francesco Rutelli lo ha nominato Sindaco Onorario di Roma per un giorno come gesto di affetto per onorare lui e la sua importante carriera.
Alla sua morte la camera ardente è stata preparata al Campidoglio e, per due giorni, una processione infinita di italiani ha sfilato in omaggio al grande maestro. Il giorno del suo funerale c’era una folla di 250 000 (duecento cinquantamila) persone che ha dato l’ultimo saluto ad Alberto in San Giovanni in Laterano. La sua casa sarà presto aperta al pubblico come museo.
Un mito del cinema italiano ma anche un pezzo di storia del nostro paese. La sua grande simpatia ha conquistato tutto il popolo italiano e i suoi personaggi, il suo modo di recitare e la sua parlata inconfondibile, lo hanno trasformato in una icona del nostro cinema e della nostra cultura.
Tanti auguri Albertone, perchè tu sei tu…e noi ti vogliamo bene!