Venerdì scorso, finalmente, ricevuto la mia prima dose di vaccino anti Covid-19.
Giovedì sera, prima di andare a dormire, stampato e compilato il modulo di consenso al vaccino e impostato la sveglia alle 7.00 perchè l’appuntamento era alle ore 9.00 e volevo raggiungere il centro vaccinale in tempo. La mattina dopo mi svegliato con 10 minuti di anticipo e, dopo un po’ di tempo passato nel letto, mi alzato e sono uscito per fare la mia passeggiata sul lungomare, come ogni mattina. Prima di tornare a casa, ovviamente, mi fermato al mio bar preferito per mangiare un buon cornetto all’arancia e bere un ottimo caffè. Dopo la sosta al bar sono tornato a casa e fatto una bella doccia per rinfrescarmi dopo la passeggiata. Alle 8.15 circa mi preparato per uscire ma prima controllato di nuovo i documenti da consegnare al centro vaccinale per evitare perdite di tempo a causa di errori. Tutto era in ordine e quindi sono uscito di casa, preso la mia ebike e sono partito per raggiungere la piccola clinica a pochi chilometri dalla mia casa.
Trovare l’ambulatorio giusto era facile, grazie alle indicazioni all’interno dell’ospedale e alla presenza di un piccolo gruppo di persone in attesa all’aperto davanti alla porta. La giornata era calda e aspettato più tempo del previsto a causa di un piccolo ritardo nelle operazioni. Dopo circa 20 minuti di attesa l’uomo all’ingresso chiamato anche il mio nome e mi avvicinato per entrare. Appena entrato ho consegnato i miei documenti per un controllo e guardato verso una webcam con cui il sistema di sicurezza controlla la temperatura e la corretta posizione della mascherina. Dopo questo piccolo test l’uomo del personale mi spiegato come procedere. All’interno della struttura c’era un preciso percorso fatto di sedie da seguire per raggiungere due piccole stanze dove ricevere il vaccino. Nessuno doveva restare in piedi, tutte le persone dovevano passare da una sedia a un’altra per far scorrere la fila con la giusta distanza di sicurezza.
Dopo una fila di 4 sedie c’erano due scrivanie con due coppie di impiegati che controllavano i moduli e inserivano nel sistema le informazioni di ogni persona. Come previsto passato da una sedia all’altra fino al mio turno. Mi seduto davanti a due simpatici addetti che mi fatto qualche domanda e hanno controllato il mio modulo. Dopo questa breve conversazione ho firmato il consenso e in pochi minuti ero di nuovo in attesa del mio turno. Sul lato sinistro di un lungo corridoio c’era una fila composta da 5 sedie che terminava davanti ai due piccoli ambulatori in cui le infermiere vaccinavano i pazienti. Qualche persona non capiva che era necessario restare seduti per garantire le distanze di sicurezza ma l’attesa non è stata lunga e dopo pochi minuti il mio turno finalmente arrivato. L’operazione è stata ovviamente molto veloce, sono entrato nella piccola stanza e una brava e simpatica infermiera fatto un’iniezione nel mio braccio sinistro mentre scambiavamo qualche parola. Nessun fastidio e nessun dolore.
Dopo il vaccino il personale del centro mi pregato di sedermi e aspettare sull’altro lato del corridoio dove c’era una fila di altre 5 sedie. Ogni persona, infatti, doveva aspettare seduta per circa quindici minuti prima di andare via. La procedura serviva a verificare eventuali effetti indesiderati o reazioni particolari al vaccino. Nessuna della persone intorno a me avuto problemi e dopo circa 20 minuti un’altra simpatica signora del personale chiamato il mio nome per controllare la mia situazione. L’unico effetto del vaccino è stato un leggero indolenzimento del mio braccio nella zona dell’iniziezione, come accade sempre quando si riceve un’intramuscolare. Ho risposto alla donna che mi sentivo bene e lei mi autorizzato ad uscire e a lasciare il centro.
Tra il mio arrivo alla clinica e l’uscita sono passati circa 50 minuti, compreso il ritardo iniziale del mio gruppo. L’operazione è stata molto veloce e molto ben organizzata. Di solito brontolo sulla mancanza di organizzazione nel mio paese ma questa volta devo ammettere che non ho trovato nessun difetto nelle procedure o nella preparazione del personale. Tutto perfetto e nessun effetto indesiderato, quindi tornato allegramente a casa in sella alla mia bicicletta dopo aver ricevuto la mia prima dose di ritorno alla normalità.
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