L’Esperanto
Le preposizioni semplici
Secondo le ricerche molti esperti l’Esperanto è realmente molto facile da imparare anche età adulta e come autodidatti. È possibile ottenere una buona conoscenza della lingua in meno sei mesi mentre sono necessari anni per raggiungere lo stesso livello nello studio di un’altro linguaggio. La conoscenza dell’idioma di Zamenhof è inoltre di grande aiuto nell’apprendimento di un’altra lingua. questa ragione alcuni metodi di insegnamento considerano l’Esperanto come base preparatoria affrontare meglio gli studi linguistici.
Esistono esperantisti ben 120 (centoventi) paesi nel mondo e circa 1,6 (uno virgola sei) milioni persone parlano la lingua a un livello adeguato a sostenere una conversazione complessa e articolata. Ogni anno, città diverse, si tiene il Congresso universale di Esperanto con la partecipazione di circa 2000 (duemila) esperti di origini diverse. Anche Italia la “Federazione esperantista italiana” organizza diversi eventi, come il “Congresso di esperanto in Italia”, cui gli appassionati hanno l’occasione di incontrarsi e utilizzare la lingua.
Il numero di esperantisti è aumento con l’aiuto di queste associazioni e grazie alle infinite possibilità di incontro e scambio che oggi Internet mette disposizione di tutti. Il popolo degli appassionati cresce al punto che importanti applicazioni, dedicate allo studio delle lingue, offrono ora la possibilità studiare l’Esperanto come altri importanti linguaggi naturali.
In più di un secolo la nuova lingua ha ottenuto molti riconoscimenti internazionali ma la sua vita è stata caratterizzata periodi di vivace entusiasmo e da momenti di scarso interesse. In molte occasioni alcune organizzazioni internazionali hanno provato proporre questa nuova lingua come punto di riferimento per la diplomazia internazionale, esempio nel Parlamento Europeo, ma questo non è mai accaduto. alcune epoche l’Esperanto è stato visto persino modo negativo e in alcune nazioni è stato considerato addirittura pericoloso, al punto di vietare il suo studio.
In Italia gli ideali Zamenhof e della sua lingua sono stati abbracciati completamente dall’ingegner Giorgio Rosa, durante la realizzazione del suo utopico e romantico progetto della “Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose”, nata al largo delle coste italiane, una piattaforma artificiale tanto quanto il suo idioma. L’Isola delle Rose è stato uno dei pochi luoghi al mondo cui questo linguaggio è stato elevato al rango di lingua ufficiale di una nazione, seppure di vita breve e senza riconoscimenti internazionali ufficiali.
Comincia la discussione