Galleggiare in un mare di……preposizioni.
L’acqua è un richiamo forte le persone che nascono e crescono a pochi passi un’infinita distesa blu. Impossibile ignorare la presenza del mare, perfino quando non lo vedi. Quando è calmo riempie l’aria della sua placida presenza e quando è arrabbiato puoi sentirlo gridare una grande distanza, soprattutto la notte quando tutto tace e sei un vampiro senza sonno. Rinunciare questa presenza è impossibile perché toglie forza e orientamento. Tutti quelli che hanno vissuto la sua imponente forza così vicino, sin da bambini, sanno perfettamente cosa intendo.
L’incontro e il contatto con il mare può essere molto diverso, può cambiare seconda del tuo o del suo umore.
Per me, fondo non è importante in che modo si entra acqua, a me importa solo fare un po’ lotta contro questo elemento e rigenerarmi. Nuotare, immergermi sotto la superficie, stancarmi e infine restare semplicemente a galla con l’unico desiderio abbandonarmi completamente e lasciarmi avvolgere questa enorme massa così spaventosa e accogliente.
L’importante è lasciarsi trasportare senza peso e senza sforzo dalla volontà dell’acqua. E’ bello rinunciare al controllo godere dell’assenza pensieri e preoccupazioni, in una deriva senza ansie che regala leggerezza e pace assoluta. Sono sicuro che molti voi capiscono perfettamente queste parole e comprendono l’importanza di prendersi il tempo di lasciare a casa qualche pensiero buio, magari un normale lunedì mattina, per crogiolarsi al sole e aspettare il desiderio entrare acqua. Quella voglia dice che è tempo di cedere senza resistenza, tuffarsi nel mare e lasciarsi cullare, completamente rilassati dalle onde ritrovare il giusto respiro e senza affanno semplicemente
Galleggiare!
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