Il primo voto per le donne

I primi passi
Il 30 gennaio 1945 (mille novecento quarantacinque) il governo italiano affronta la discussione sulla necessità di garantire il suffragio universale con l’estensione
del diritto di voto anche alle donne. La questione viene esaminata velocemente ma quasi tutti i partiti sono favorevoli a questa proposta di grande importanza per la democrazia italiana.
Con l’appoggio di quasi tutte le forze di maggioranza, quindi, il 1 febbraio 1945 (mille novecento quarantacinque) le donne italiane ottengono ufficialmente il diritto di voto con il decreto legislativo n. 23. Da questo momento tutte le italiane, con almeno 21 anni di età, possono partecipare a tutte le libere elezioni che si svolgono in Italia.
Il 10 Marzo
Il 10 marzo 1946 (mille novecento quarantasei), con le prime elezioni amministrative, arriva l’occasione per esercitare questo fondamentale diritto civile e iniziare la lunga marcia verso la parità di genere. Le donne italiane, quindi, votano per la prima volta in un'elezione democratica che si svolge in 5 turni. Nello stesso giorno arriva anche un’altra importante conquista per le nostre cittadine, quella dell’elettorato passivo. Il 10 marzo 1946 (mille novecento quarantasei), infatti, il decreto legislativo n. 74, stabilisce che sono eleggibili tutti i cittadini e tutte le cittadine italiane con almeno 25 anni di età.
La democrazia per tutti
Grazie alla nuova legge, dopo le prime votazioni amministrative, arrivano le prime donne elette nelle amministrazioni locali : Gigliola Valandro e Vittoria Marzolo Scimeni a Padova, Jolanda Baldassari e Liliana Vasumini Flamigni a Forlì.
Da questo momento in poi, dunque, le donne italiane diventano finalmente cittadine con pieni diritti.
Indimenticabile Ennio
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2 - Con quale regista Ennio ha avuto una collaborazione artistica speciale?
3 - Quanti premi Oscar ha vinto Morricone? In quali categorie?
Il primo voto per le donne
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I primi passi
Il 30 gennaio 1945 (mille novecento quarantacinque) il governo italiano affronta la discussione sulla necessità garantire il suffragio universale con l’estensione
del diritto di voto anche alle donne. La questione viene esaminata velocemente ma quasi tutti i partiti sono favorevoli questa proposta di grande importanza la democrazia italiana.
Con l’appoggio di quasi tutte le forze di maggioranza, quindi, il 1 febbraio 1945 (mille novecento quarantacinque) le donne italiane ottengono ufficialmente il diritto di voto il decreto legislativo n. 23. questo momento tutte le italiane, con almeno 21 anni di età, possono partecipare tutte le libere elezioni che si svolgono Italia.
Il 10 Marzo
Il 10 marzo 1946 (mille novecento quarantasei), con le prime elezioni amministrative, arriva l’occasione per esercitare questo fondamentale diritto civile e iniziare la lunga marcia verso la parità di genere. Le donne italiane, quindi, votano la prima volta in un'elezione democratica che si svolge in 5 turni. Nello stesso giorno arriva anche un’altra importante conquista le nostre cittadine, quella dell’elettorato passivo. Il 10 marzo 1946 (mille novecento quarantasei), infatti, il decreto legislativo n. 74, stabilisce che sono eleggibili tutti i cittadini e tutte le cittadine italiane almeno 25 anni di età.
La democrazia per tutti
Grazie alla nuova legge, dopo le prime votazioni amministrative, arrivano le prime donne elette nelle amministrazioni locali : Gigliola Valandro e Vittoria Marzolo Scimeni a Padova, Jolanda Baldassari e Liliana Vasumini Flamigni a Forlì.
questo momento in poi, dunque, le donne italiane diventano finalmente cittadine pieni diritti.
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2 risposte a “10 marzo 1946”
ho fatto molti errori!
La cosa importante è provare Diana. Grazie per aver usato il blog. 😉