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Mediterraneo
Avevamo tutti più o meno quell’età in cui non hai ancora deciso se mettere su famiglia o perderti per il mondo.
– Tenente Montini –
Nel 1991 (mille novecento novantuno) esce Mediterraneo, uno dei film più popolari e amati nella storia del cinema italiano. La pellicola riscuote da subito un grande successo di pubblico e di critica grazie all’ottimo lavoro del talentuoso regista Gabriele Salvatores e allo splendido gruppo di attori scelti per interpretare i protagonisti della storia. Diego Abatantuono, Claudio Bigagli, Claudio Bisio, Antonio Catania e Giuseppe Cederna sono solo alcuni dei nomi dei famosi artisti italiani reclutati da Salvatores per realizzare il suo progetto.
Il film è liberamente ispirato al romanzo Sagapò di Renzo Biasion ed è ambientato in una piccola isola greca durante la seconda guerra mondiale.
Il racconto inizia durante la campagna italiana di Grecia quando otto militari italiani sbarcano su un isolotto nel Mar Egeo con il compito di occuparlo. La maggior parte dei soldati del gruppo ha una scarsa attitudine militare. Sono quasi tutti uomini normali con lavori comuni, obbligati ad andare al fronte dal regime fascista. Uno di loro è addirittura un disertore recidivo, sempre pronto a tentare la fuga per tornare in Italia, lontano dai combattimenti.
Quando i militari sbarcano sull’isola non trovano nessuno, solo case vuote e abbandonate. La prima notte il plotone perde le comunicazioni con il suo comando a causa di problemi con la radio. I soldati iniziano la ricerca degli abitanti ma dopo un’attenta esplorazione non trovano nessuno e l’intero isolotto appare completamente disabitato.
Senza radio, senza ordini e senza nemici, ben presto quasi tutti trovano il modo di occupare il tempo in attesa che qualche nave militare torni a cercarli. Il tenente Montini ad esempio inizia a dipingere i meravigliosi paesaggi mediterranei, qualcuno si dedica alla lettura, altri ad esplorare l’isola. Il sergente maggiore Lorusso è invece l’unico molto deluso e in ansia per la lontananza dal vero fronte , senza la possibilità di partecipare in modo attivo alla guerra.
Dopo diversi giorni, improvvisamente, riappare la popolazione dell’isola. Tutti gli abitanti erano nascosti ma dopo un lungo periodo di osservazione capiscono che questi soldati non hanno cattive intenzioni e decidono di uscire allo scoperto e collaborare in modo pacifico durante l’occupazione.
Inizia una vita serena per la popolazione dell’isola e i militari italiani. Gli uomini di Montini si integrano con la comunità e si abituano a vivere lontano dal fronte, senza notizie dalla guerra.
Un giorno, finalmente, l’arrivo di un aereo militare italiano in difficoltà porta novità dal resto del mondo. La scena dell’atterraggio del velivolo nel bel mezzo di una partita di calcio tra i soldati italiani è diventata una delle sequenze più iconiche della storia del cinema italiano.
Il tenente Carmelo La Rosa e il suo aereo portano entusiasmo e curiosità tra gli italiani ormai tagliati fuori dal mondo. Le domande sono molte e il pilota informa i suoi commilitoni dei grandi cambiamenti avvenuti nel conflitto. L’Italia non è più al fianco della Germania e i nemici sono diventati alleati nella guerra di liberazione del Paese dal nazifascismo. I soldati italiani sono increduli mentre ascoltano il racconto dei fatti accaduti durante il loro isolamento sullo splendido scoglio incastonato nel bel mezzo del Mar Egeo.
Le novità del tenente La Rosa fanno tornare in alcuni militari la voglia di tornare nella loro cara Italia, dopo il loro lungo, forzato e dolce esilio lontani dai rumori della guerra e completamente ignari dei grandi cambiamenti della storia. Il pilota italiano riparte con la promessa di informare i comandi militari della loro situazione e fornire la loro posizione, necessaria per inviare una nave e rimpatriare tutti.
La vita sull’isola riprende come prima in attesa dell’arrivo di una missione di recupero della marina militare italiana. Qualcuno torna a desiderare il ritorno in patria mentre altri sono perfettamente a loro agio con la popolazione locale e non pensano affatto di tornare in Italia perchè non vogliono più lasciare la loro nuova casa.
Il soldato Farina, ad esempio, si innamora perdutamente di una ragazza del posto e non ha nessuna intenzione di lasciare il suo grande amore. Il soldato alla fine sposa la bellissima donna greca ed è pronto a disertare per non tornare in Patria e riprendere la sua vita precedente senza affetti e senza famiglia.
Poco dopo il matrimonio, infine, arriva davvero una barca militare italiana per recuperare il plotone disperso. La maggior parte dei soldati è ormai felice di vivere sul piccolo scoglio greco ma tutti alla fine ripartono per l’Italia. Il soldato Farina è l’unico a voler restare e si nasconde per non essere accusato di diserzione e finire in prigione.
La storia ricomincia con il tenente Montini ormai anziano che sbarca nuovamente sull’isola, dove tutto è cambiato a causa del turismo di massa. Il tenente prova una grande emozione quando rivede quei luoghi e soprattutto quando incontra nuovamente Farina nel suo piccolo ristorante, aperto insieme alla moglie. Molte cose sono però cambiate.
Il film si chiude infatti con un colpo di scena quando appare inaspettatamente la persona che aiuta Farina a mandare avanti il suo piccolo ristorantino per turisti.
Il film è certamente fra i più importanti degli anni ’90 e tra i più memorabili di tutta la storia del cinema italiano. Il successo della pellicola ha superato i confini nazionali con la vittoria del premio Oscar come miglior film straniero nel 1992 (mille novecento novanta due). L’importante riconoscimento ha regalato una grande notorietà internazionale a Salvatores e alcuni dei suoi attori ma, soprattutto, ha trasformato il lungometraggio in un capolavoro apprezzato in tutto il mondo.
Mediterraneo è entrato profondamente nella cultura popolare del nostro paese ed è diventato un classico di culto grazie alla sua ambientazione esotica, alla sua allegra leggerezza e ai suoi profondi spunti di riflessione. Un titolo immancabile nella videoteca di ogni italiano con la passione per il cinema.
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