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La Divina Commedia
Purgatorio
Gli Aggettivi
Il Purgatorio è la seconda “cantica” della Divina Commedia, il poema per eccellenza. Il Purgatorio è diviso in capitoli chiamati canti, ma in questo caso sono 33 (trenta tre), uno in meno all’Inferno in cui è presente anche il Proemio iniziale all’opera. Anche in questo regno ogni canto rappresenta una tappa del cammino di Dante, una sosta in cui incontra lo spirito di personaggi o assiste a scene che lo colpiscono in modo particolare.
In questa “cantica” il Poeta attraversa il secondo regno dell’aldilà ed è ancora in compagnia della sua guida, il poeta Virgilio. Nell’Oltretomba dantesco il Purgatorio rappresenta il luogo in cui i peccatori possono redimersi e purificarsi. Dopo aver superato un periodo di espiazione dei loro peccati, infatti, queste anime guadagnano la redenzione e conquistano il diritto di salire in Paradiso, per godere della presenza di Dio.
Il Purgatorio Dantesco è rappresentato da una montagna ed è diviso in tre parti principali, Antipurgatorio, Purgatorio e Paradiso Terrestre. Le anime di questo mondo non sono in eterno, ma per espiare i loro peccati devono affrontare una faticosa e scalata per salire fino in cima. Questo difficile viaggio è a redimere i peccatori e rendere possibile il accesso nel Regno dei Cieli.
Nel Purgatorio i peccatori sono divisi in un modo diverso dall’Inferno. Qui le anime sono tutte di aver ceduto alla tentazione dei famosi vizi capitali, a cui nessun essere umano riesce a sfuggire durante la sua vita . La montagna è quindi divisa in sette cornici concentriche che la circondano e segnano la strada verso la cima e la salvezza. Ogni cornice rappresenta dunque uno dei peccati capitali : superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, gola, lussuria.
I peccatori devono attraversare tutte le cornici e, per salire più in alto, devono espiare ogni singola colpa fino a guadagnare il perdono. All’inizio del cammino vengono incise 7 lettere P sulla fronte di ogni anima. Ogni P rappresenta un vizio capitale. Quando l’anima raggiunge la fine di una cornice ottiene il perdono per uno dei peccati e un angelo cancella una P dalla sua fronte. In cima alla montagna c’è il Paradiso Terrestre dove le anime, senza più peccati, si immergono prima nel fiume Lete, per cancellare il ricordo delle loro colpe, e poi nel fiume Eunoè, per rendere più vivo il ricordo di tutto il bene fatto in vita. A questo punto il percorso di purificazione è .
Dopo l’incontro con Lucifero imprigionato nel centro della Terra, Dante e Virgilio risalgono per uscire “a riveder le stelle” e si ritrovano nell’Antipurgatorio. Il viaggio prosegue e Dante riceve sulla fronte le sette P e inizia il percorso tra le sofferenze del Purgatorio per guadagnare la sua redenzione e l’accesso al Paradiso. Durante il viaggio i due poeti incontrano sulla loro strada personaggi molto famosi e, proprio come nell’Inferno, a volte Virgilio concede una sosta e lascia che il Poeta parli con queste anime per sentire la loro storia. L’incontro con questi spiriti avviene ovviamente nella cornice che rappresenta il peccato più importante, quello per cui sono passati alla storia. Canti importanti sono dedicati ad esempio a Catone, al compositore Casella, a Pia de’ Tolomei e ad altre figure già popolari nell’epoca di Dante.
Alla fine del cammino finalmente i due poeti si trovano alle porte del Paradiso Terrestre. Virgilio è costretto ad abbandonare Dante, perché a lui non è permesso l’ingresso nell’Eden. A questo punto il poeta latino Stazio guida il Sommo fino ad incontrare una guida di nome Matelda. Lo spirito di questa donna prepara Dante ad entrare finalmente nel Paradiso Celeste. Matelda, infatti, immerge il Poeta nei fiumi Lete ed Eunoè per completare la purifcazione della anima.
Dopo questo importante rito Dante è pronto a preseguire il viaggio. Nell’Eden avviene finalmente l’incontro tra Poeta e la sua Beatrice dopo dieci anni dalla sua morte. La musa di Dante diventa la sua nuova guida per attraversare il Paradiso nell’ultima parte del incredibile viaggio. Come ogni cantica, anche il Purgatorio si chiude con la parola stelle in questo memorabile verso:
puro e disposto a salire a le stelle.
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